Inizio Giugno, 6 mesi fa, la “Panchina Rossa contro la violenza di genere” in memoria di Nilde Iotti è stata violata per la seconda volta.
Atto, quest’ultimo, molto più grave del precedente in quanto i colpevoli hanno eseguito lo sfregio nei confronti di questo simbolo di pace, non violenza ed eguaglianza con arnesi da scasso e premeditazione.
Come sempre ho denunciato il tutto alle Autorità competenti che, purtroppo, in questo caso non sono riuscite a risalire ai malviventi.
Indifferente la reazione del Sindaco e della sua maggioranza davanti a tutto questo. Infatti la panchina rossa è in queste condizioni da 6 mesi.
Intanto le telecamere di videosorveglianza, che dovrebbero fungere da deterrente e aiutare nelle indagini in maniera decisiva, continuano a non funzionare nonostante il Comandante della Polizia Municipale (fratello del Sindaco), circa un anno fa, abbia autorizzato la spesa di 10.000 euro di soldi pubblici per ripristinare il tutto.
Alla richiesta d’avere una dettagliata relazione scritta (presentata quando ancora ricoprivo il ruolo di Assessore comunale) non ho ricevuto risposta nonostante anche la Prefettura si sia pronunciata a riguardo dandomi ragione e intimando a Sindaco ed Amministratore comunale di conoscere: “Le ragioni del mancato funzionamento, già da parecchio tempo, dell’impianto di video-sorveglianza nonostante fossero stati spesi ulteriori 10.000,00 euro al fine di risolvere il problema.”
Nonostante questa missiva della Prefettura, datata 2 Ottobre 2019, ancora nessuna risposta mentre i furti continuano e i nostri bambini e giovanissimi vivono in un ambiente che potrebbe e dovrebbe essere più sicuro anche grazie all’ausilio della video-sorveglianza.
Continuerò a potrete avanti il mio impegno a favore dei serinesi, a tutela del Bene Comune e del ripristino della videosorveglianza, anche se in solitudine, senza lasciarmi né scoraggiare né dissuadere dal fare la cosa giusta.
APPROFONDIMENTO E MISSIVA DELLA PREFETTURA:
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