Un pensiero ed una preghiera per gli #immigrati “ospiti”, a #Serino, presso la struttura in località ”Castello di Ogliara” ubicato in montagna a circa 9 km dal centro abitato (2 ore a piedi), gestito dalla s.r.l. #ArcaDiNoè.
Quando entrai nella struttura, su invito degli immigrati ospiti, con la troupe di Irpinianews.it, il pomeriggio di mercoledì 30 Gennaio, si moriva di freddo nonostante fossimo vestiti con indumenti a dir poco pesanti.
Inutile dire che i riscaldamenti erano staccati e i migranti si riscaldavano, per quello che potevano, con delle stufette. Nelle stesse camere (da letto) si cucinavano con dei fornelletti, a mio avviso, molto pericolosi non per altro perché potevano generare incendi.
Per quanto riguarda le più basilari norme igienico-sanitarie che dire: se ci si cucina nelle camere da letto immaginate voi quale poteva essere la situazione. Vengono chiuse attività commerciali per molto, molto, meno!
Oggi nevica, fa molto più freddo di allora e io prego Dio che almeno i riscaldamenti siano accesi.
Condannerò sempre, senza giustificazione alcuna, qualsiasi atto di violenza o comportamento improprio, da parte di chiunque a prescindere da sesso, razza, religione e provenienza geografica.
Detto questo non mi stupisce affatto se persone trattate in questo modo poi possano assumere dei comportamenti violenti o comunque all’insegna della “poca lucidità”.
Io, ad esempio, penso che, a parità di trattamento, sarei impazzito per molto meno ma forse perché sono stata una persona fortunata, nata dalla “parte giusta” del mondo.
Sono stato denunciato dall’avvocato #AntonioBarone (questo quanto emerge da una nota pubblica inviata ad irpinianews), su mandato dell’amministratore della società “L’Arca di Noè” (moglie dello stesso), perché mi sto battendo per la #sicurezza dei miei concittadini e la #dignità di questi esseri umani.
Forse costoro pensano di riuscirmi ad intimidire perché hanno a disposizione grandi quantità di denaro che gli deriva dalla gestione di 3 centri di accoglienza solo a Serino per non parlare degli altri e perché vedono che non ci sono altri amministratori comunali disposti a battersi affinché Serino non diventi un “paese ghetto”. Una comunità di poco più di 7000 anime dov’è possibile portare questa povera gente a iosa visto che nessuno protesta, se non sottovoce, davanti al bar o simile.
Una cosa deve essere chiara: il mio #impegno per la #legalità e la #giustizia non solo non potranno essere fermati da atteggiamenti e/o atti intimidatori, al contrario, esso sarà ancora maggiore perché per il sottoscritto fare Politica e fare l’Amministratore della Cosa pubblica vuol dire occuparsi degli altri, in primis dei più deboli cercando di garantire, in questo caso, sicurezza per i miei concittadini e condizioni dignitose per questi esseri umani ospitati a Serino. #insiemepossiamo #IoNonMiAdeguo #NonMiAvreteMaiComeVoleteVoi #RestiamoUmani #serinointheworld
Per guardare il #VideoReportage realizzato all’interno del centro di accoglienza, insieme ad #EnzoCostanza ed #irpinianews e consultare gli ultimi fatti di cronaca che si sono verificati a Serino,la rassegna stampa (in continuo aggiornamento), clicca sul link che segue:
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Serino, 23/02/2019