Di seguito l’interrogazione del consigliere di opposizione Abele De Luca formulata in occasione del consiglio comunale del 6 Giugno 2017:
Risposta al consigliere De Luca in merito alle obiezioni sollevate sul: “Progetto di Sviluppo Turistico Ecosostenibile del Comune di Serino”
In merito alle gravi insinuazioni che il consigliere di opposizione Abele De Luca ha presentato lo scorso Consiglio Comunale, attraverso apposita interrogazione comunale, nei miei riguardi e del “Progetto di Sviluppo Turistico Ecosostenibile del Comune di Serino” portato avanti attraverso l’Assessorato al Turismo del Comune di Serino descritto, in sintesi, in uno degli allegati che mi appresto a leggere occorre fare delle premesse che chi vi parla dava per scontato ma che a quanto pare non lo sono.
Visto i dubbi sollevati sull’utilità del materiale utilizzato per il lavoro che da tempo stiamo portando avanti per la creazione e la tracciatura di percorsi di trekking, Mountain Bike, Nordic Walking, baby trekking, sci alpinismo, sci escursionismo, vie alpinistiche e arrampicata mi tocca far presente in cosa consistono queste discipline.
L’escursionismo è un’attività motoria basata sul camminare nel territorio a scopo di studio o di svago, lungo percorsi poco agevoli che tipicamente non possono essere percorsi con i mezzi di trasporto convenzionali.
Spesso, derivando il termine dalla lingua inglese, viene indicato anche come trekking o hiking. Il primo termine deriva dal verbo inglese to trek, che significa camminare lentamente o anche fare un lungo viaggio. Il secondo deriva dal verbo inglese to hike, che significa camminare.
Normalmente l’escursionismo si svolge in montagna o comunque in un ambiente naturale, e può essere accompagnata da attività naturalistiche quali il birdwatching, l’osservazione di specie botaniche o anche la visita di monumenti o fenomeni naturali posti lungo il percorso. Un’escursione molto lunga che tende ad attraversare un massiccio montuoso o un gruppo montuoso è detta traversata.
L’escursionista seriamente motivato deve avere rispetto dell’ambiente che attraversa, evitare di fare rumore, rispettare i sentieri, non manomettere la segnaletica, non lasciare rifiuti (che potranno essere compattati e trasportati fino ad un cestino, o meglio ancora a valle). Non cogliere specie botaniche protette o molestare animali selvatici, accendere fuochi solamente in luogo adatto e con adeguata competenza, spegnerlo accuratamente prima della partenza, non gettare mozziconi di sigaretta o fazzoletti di carta comunque utilizzati.
Complementari all’escursionismo, in quanto svolte in ambiente similare ma con altri mezzi di trasporto, sono le escursioni a cavallo, le escursioni someggiate, quelle in mountain bike, in canoa, lo sci di fondo e lo scialpinismo. L’escursionismo è inoltre preliminare ad attività quali l’arrampicata e l’alpinismo.
Per quanto riguarda l’equipaggiamento, questo deve comprendere gli elementi necessari per l’orientamento ed accessori utili in caso di difficoltà. In particolare (soprattutto se non accompagnati da Guide Abilitate o da escursionisti esperti del luogo) per qualunque escursione è consigliabile portare con sé come una serie di accessori utili anche se non tutti indispensabili:
una carta geografica dettagliata del luogo da esplorare, meglio una mappa militare o CAI (possibilmente almeno in scala 1:25.000);
una bussola e facoltativamente (non in alternativa) un ricevitore GPS;
un coltello multiuso (tipo coltello svizzero);
una scorta di acqua (bere regolarmente per evitare di perdere sali minerali) e viveri energetici (ad es. biscotti integrali e/o dietetici, ma anche cibo in scatola). Il cioccolato, seppur molto diffuso tra i praticanti, non è indicato in quanto è composto quasi interamente da grassi, che sono di difficile e lenta assimilazione. Molto meglio utilizzare zuccheri semplici come il fruttosio (ma non il saccarosio, che causa picchi glicemici), oppure le maltodestrine;
occhiali da sole certificati (fondamentale è la protezione 4 in caso di escursioni su neve o ghiaccio);
crema solare (indispensabile) con fattore di protezione UV adeguato all’altitudine e alle ore di marcia;
un fischietto (utile per i segnali di soccorso);
un telefonino (verificare copertura segnale in base alla località) ben carico (batterie e credito telefonico). Utili anche due Walkie-talkie per tenere compatto il gruppo di escursionisti (uno in testa ed uno in coda);
abbigliamento, possibilmente “a strati” adeguato alla stagione e al meteo;
il caschetto (in particolare in alta montagna e in vicinanza delle pareti rocciose);
bastoni o racchette da trekking che utilizzando la forza propulsiva degli arti superiori facilitano l’avanzamento sul percorso abbassando senso di fatica ed anche il rischio di scivolamento o caduta.
cordino (5 metri), per stendere e altri usi (legature, steccature, tracolle, ecc.);
Per escursioni di più giorni, a seconda delle necessità è consigliato aggiungere:
sacco a pelo (adeguato alla stagione, in base alle temperature previste);
il saccolenzuolo (obbligatorio in molti rifugi);
telo per ripararsi oppure;
tenda, e fornello da campo;
Oltre all’equipaggiamento minimo:
nei tratti su ghiacciaio è obbligatorio l’uso di ramponi e piccozza, e in presenza di crepacci è consigliabile procedere in cordata;
lungo le vie ferrate è obbligatorio l’uso di imbragatura, caschetto, set da ferrata (composto da dissipatore, due moschettoni e uno spezzone di corda opportunamente predisposto), e sono consigliati scarponi abbastanza rigidi e dei guanti che non impediscano l’uso dei moschettoni (simili a quelli dei ciclisti);
nel caso sia previsto il guado di torrenti o l’attraversamento di punti particolarmente esposti o pericolosi, è consigliabile che la comitiva porti con sé uno spezzone di corda di almeno venti metri.
La camminata nordica (in lingua inglese nordic walking, chiamato anche pole walking, in italiano camminata con bastoni) è un tipo di attività fisica e sportiva che si pratica utilizzando bastoni appositamente studiati, simili a quelli utilizzati nello sci di fondo.
Rispetto alla normale camminata, questa richiede l’applicazione di una forza ai bastoni a ogni passo. Ciò implica l’uso dell’intero corpo (con maggiore intensità) e determina il coinvolgimento di gruppi muscolari del torace, dorsali, tricipiti, bicipiti, spalle, addominali e spinali, assente nella normale camminata. L’attività può generare un incremento fino al 46% nel consumo di energia rispetto alla camminata senza bastoni.[4][5] (ciò naturalmente implica che l’utilizzo di tale tecnica di progressione andrebbe momentaneamente sospeso in situazioni particolari che richiedano di ridurre al minimo il consumo energetico, per rischio di ipotermia o altro sopravvenuto inconveniente) È stato anche dimostrato l’aumento di resistenza della muscolatura del tronco superiore fino al 38% in sole dodici settimane.
Il coinvolgimento forzato della muscolatura genera effetti superiori a quanto ottenibile con una normale camminata con gli stessi ritmi, come ad esempio:
aumento generalizzato della forza e resistenza nei muscoli principali e nel tronco superiore
aumento significativo della frequenza del battito cardiaco a parità di ritmo[7]
miglioramento delle vie vascolari ed efficienza dell’apporto di ossigeno
maggior facilità nella risalita di pendii
consumo di maggior quantità di calorie rispetto alla normale camminata
miglioramento di equilibrio e stabilità
alleggerimento significativo degli sforzi su anca, ginocchio e caviglie
riduzione degli sforzi sulla struttura ossea
La camminata nordica è praticata in circa quaranta paesi in tutto il mondo e stime fatte nel 2007 danno un numero di praticanti nel mondo pari a circa sette milioni e mezzo di persone, ma in costante e rapido aumento. La camminata nordica è una delle discipline più in crescita nel mondo in questo momento. L’attività è maggiormente diffusa in Scandinavia e nell’Europa centrale, dove a partire dal 2003 sono stati creati numerosi “Nordic-Walking-Parks” dotati di circuiti di difficoltà variabile. Peraltro, da un’analisi di mercato condotta in Germania, circa il 69% dei praticanti sono donne.
In Italia la camminata nordica, arrivata nel 2003 per merito dell’ANI, non è ancora molto diffusa e si stimano qualche decina di migliaia di praticanti. Dal 2007 si sta verificando però una grande crescita in termini di popolarità.[senza fonte]. In aggiunta ad ANI, tra le strutture che si occupano della promozione della camminata nordica e della formazione degli istruttori della disciplina in Italia, si sono costituite con il tempo, prima l’ANWI nel 2005, nel 2007 la FINW (Federazione Italiana Nordic Walking) costituita su desiderio delle Associazioni del periodo e dal 2008 la Scuola Italiana Nordic Walking, che ha aiutato notevolmente l’incremento della diffusione e promozione della disciplina in ambito nazionale. Ultima nata nel 2013 la Nordic Waking Academy (NWA).
Baby trekking escursionismo rivolto alle famiglie e ai più piccoli.
Lo sci alpinismo, o sci-alpinismo, è una disciplina sciistica/alpinistica, che si pratica in montagna durante i periodi di innevamento, tipicamente al di fuori da impianti e piste attrezzate ovvero su pendii “fuoripista”, mediante l’utilizzo di sci opportuni e pelli di foca, permettendosi di muoversi sia in risalita che in discesa, come attività a sé stante oppure come modalità di avvicinamento invernale a percorsi prettamente alpinistici.
Per praticare lo scialpinismo sono necessari:
Sci da scialpinismo, muniti di attacchi: si tratta di sci di dimensioni simili a quelli per lo sci alpino ma più leggeri con gli attacchi che permettono di liberare il tallone, agevolando così i movimenti in salita, e di bloccarlo poi per sciare in discesa.
Scarponi da scialpinismo: simili a quelli per sci alpino, ma solitamente più leggeri, dotati di una suola in gomma per agevolare la camminata qualora sia necessario.
Bastoncini da sci: molto simili a quelli per lo sci alpino, agevolano la salita, ma vengono utilizzati anche in discesa.
Pelli di foca: costruite ormai in materiale sintetico (poliestere) oppure in lana mohair, hanno un lato adesivo e vanno applicate alla soletta dello sci quando si vuole intraprendere una salita venendo tolte e riposte nello zaino prima della discesa.
Esistono poi una serie di altri strumenti come: rampant, ramponi, piccozza e più in generale qualsiasi attrezzatura da alpinismonecessaria a superare eventuali difficoltà alpinistiche lungo il percorso.
Si fa presente, a tal riguardo, che l’Irpinia rappresenta il “paradiso” per il “fuori pista” proprio per via della morfologia dei suoi monti in quanto essendo ricca di alberi ad alto fusto il rischio valanghe è quasi pari a 0.
Inoltre i nostri monti sono una meta molto frequentata da sciatori che provengono da tutta la Campania e oltre, esperti e meno esperti, tra essi anche guide alpine.
Anche se rappresenta una disciplina diversa dalla precedente è possibile praticare da noi anche lo sci escursionismo che è una disciplina ricreativa dello sci nordico affine allo sci di fondo, dal quale si differenzia per l’uso di sci con lamine, seppure a tallone libero (simili a quelli utilizzati per il telemark).
L’alpinismo è una disciplina che si basa sul superamento delle difficoltà incontrate durante la salita di una montagna. L’ascesa alpinistica può avvenire su roccia, neve, ghiaccio o percorsi misti, utilizzando anche tecniche di arrampicata su roccia o arrampicata su ghiaccio. L’etimologia della parola rimanda alle Alpi e a primi tentativi di scalata delle sue maggiori vette.
Le attività presenti sulle Alpi si praticano su tutto l’Appennino compreso, ovviamente, quello campano. Ad esempio basti pensare ai Monti Alburni, ai Monti Lattari (Capo d’Orso e San Liberatore), Avella (AV), Summonte (AV), Falesia della Molpa (Palinuro – SA).
In Basilicatà il località Castelmezzano e Pietrapertosa sono presenti 2 vie ferrate di circa 4 km totali, il percorso turistico delle 7 pietre ed il suggestivo “volo dell’Angelo”.
Tutto questo a dimostrazione, solo citando alcuni esempi rispetto ai tanti che avremmo potuto fare, che l’alpinismo come, quasi tutti sanno, è possibile farlo anche li dove le Alpi non ci sono!
L’arrampicata può essere definita come la salita di un ostacolo, sia esso una parete rocciosa, naturale espressione e terreno preferito su cui l’arrampicata si è sviluppata in tutte le sue forme, sia esso un sasso, un pannello artificiale o una qualsiasi struttura urbana. Il percorso effettuato durante un’arrampicata viene detta via d’arrampicata, che è distinta dalla via ferrata, usata invece in ambito alpinistico e completamente attrezzata.
Si tratta di una disciplina complessa caratterizzata sia da un aspetto fisico motorio che da un’importante componente psicologica e mentale.
Il termine arrampicata indica l’insieme delle discipline sportive – discendenti dell’alpinismo – nate a partire dagli anni settanta. Se l’alpinismo classico aveva (ed ha) come scopo quello di ascendere avventurosamente una montagna (per vie tracciate o nuove), l’arrampicata sportiva ha come scopo il puro divertimento o la competizione sportiva, anche lontano da ambienti montani, su vie dove le protezioni (come i chiodi) sono normalmente già presenti, ponendo enfasi sulle abilità ginniche e sulla tecnica d’arrampicata.
L’arrampicata può essere distinta in:
arrampicata libera
arrampicata artificiale
Gli aggettivi libera e artificiale vengono utilizzati per sottolineare la differenza tra le due pratiche: nel secondo caso si utilizzano aiuti artificiali per compiere la scalata, nel primo no.
Per quanto riguarda la tipologie di ascesa relative al numero di soggetti coinvolti:
progressione in solitaria, caratterizzata da un singolo arrampicatore
progressione in cordata, caratterizzata da più arrampicatori, tipicamente in numero ristretto (due o tre).
Si distinguono inoltre diverse specialità di arrampicata in funzione dell’ambiente in cui essa si svolge:
su roccia – che si svolge risalendo pareti rocciose in ambiente naturale (falesie)
su ghiaccio – che si svolge risalendo ghiacciai e/o cascate gelate
su terreno misto, caratterizzata dalla presenza di due o più tipologie di terreno da affrontare. Ad esempio, ghiaccio e roccia, ghiaccio e neve, roccia e terra. Il terreno misto richiede particolare attenzione per essere affrontato, in quanto richiede capacità, conoscenze e tecniche inerenti a diversi metodi di salita.
indoor – arrampicata in palestre attrezzate con pannelli artificiali chiamate rocciodromi.
Tralascio la descrizione dettagliata di ogni singolo tipo di arrampicata per andare direttamente all’attrezzatura utilizzata per portare avanti questa disciplina. Di seguito sono elencati, per una questione di brevità, solo una parte del materiale necessario:
A parte le già menzionate scarpette da arrampicata, gli strumenti utilizzati possono essere sia di assicurazione che strumenti specifici per l’arrampicata in artificiale. Ad esempio:
Imbrago o Imbraco (ma anche Imbragatura o Imbracatura);
Freno: lo strumento atto all’assicurazione del compagno;
Discensore: utilizzato per le manovre di discesa con la corda;
Rinvio: sistema di due moschettoni collegati da una fettuccia di nylon o dyneema per agganciare la corda ad un punto di ancoraggio limitando l’attrito;
Chiodi da roccia: solitamente in acciaio, ve ne sono di varie forme e dimensioni, a seconda del tipo di roccia e della fessura in cui si vuole piazzarlo;
Nut (o dado): piccoli blocchi di metallo (solitamente acciaio) utilizzati ad incastro, nelle fessure della roccia, per fungere da punto di assicurazione;
Friend: piccoli attrezzi con camme a geometria variabile che, incastrati nelle fessure di roccia, fungono da punto di assicurazione;
Cordini: in nylon, kevlar o dyneema;
Rurp: particolare tipologia di chiodo da roccia, utilizzato prevalentemente in arrampicata artificiale;
Cliffhanger (chiamati, più o meno propriamente, anche con molti altri nomi: cliff, ancorette, sky-hook, hooks, ecc.)
Copperhead: particolare tipologia di nut, per l’arrampicata artificiale estrema.
Tali informazioni sulle discipline che compongono il “Progetto di Sviluppo Turistico Ecosostenibile del Comune di Serino” sono facilmente reperibili, su internet, attraverso un motore di ricerca qualsiasi, siti web dedicati agli appassionati e tramite “wikipedia” come fatto in questo caso per parte delle informazioni riportate a dimostrazione che basta davvero poco per uscire dal tunnel rappresentato dalla propria ignoranza.
Si precisa pertanto che il materiale citato nell’interrogazione, ritenuto dallo scrivente uno sperpero di denaro, oltre ad essere indispensabile rappresenta l’attrezzatura minima necessaria per il lavoro che stiamo portando avanti. Si allega a tal proposito il servizio RAI andato in onda, sabato 15 Luglio, alle ore 14.00, sull’emittente televisiva Rai 3 in occasione del Tg Itinerante, dove, tra le altre cose, vengono mostrate le immagini dei risultati conseguiti dall’Assessorato al Turismo del Comune di Serino attraverso la realizzazione dei percorsi di Mountain Bike, trekking, alpinismo ed arrampicata. Infatti nel servizio Rai sono mostrate proprio le suggestive immagini, riprese con il drone, della falesia presso “le ripe della Falconara” che testimoniano le attività di arrampicata e di alpinismo praticate sul territorio serinese. Immagini Rai viste da 700.000 persone solo in Campania ed altrettante in giro per il mondo grazie ai social network ed il sito della tv di stato.
All’insegna della trasparenza si precisa pertanto, come già fatto presente in occasione dello scorso Consiglio Comunale, che la cifra spesa fino ad ora non è come erroneamente riportato dal consigliere De Luca pari a 942,76 euro riferita alla determina del 2 Febbraio 2017 ma di 1.463,06 euro complessivi dovendo considerare anche l’importo di 520,23 euro determinati in data 20 Ottobre 2016. Si allegano le determine che, sempre all’insegna della trasparenza e della legalità, sono presenti sul sito www.comune.serino.av.it da mesi.
Per quanto concerne invece la messa in opera di tali lavori abbiamo provveduto a stipulare una convenzione, che allego agli atti, con l’associazione Sportiva Culturale e Turistica “NOVA HIRPO” con sede in Avellino presso via Scandone 11, P.Iva 02914340647.
Presidente e rappresentante legale dell’associazione con noi convenzionata Dino De Renzi, allego curriculum, responsabile provinciale escursionismo ed alpinismo con incarico di tecnico nazionale per l’ENDAS-CONI
Per quanto riguarda il materiale acquistato dall’ente, attraverso l’Ufficio Tecnico, messo a disposizione della suddetta associazione è stato redatto un verbale di consegna, che allego, nel quale è riportata l’attrezzatura affidata in via provvisoria, per tutto il tempo necessario, ai volontari dell’associazione “NOVA HIRPO”.
Mi corre l’obbligo, ancora una volta, di ringraziare pubblicamente il presidente dell’associazione HIRPO e tutti i volontari che ne fanno parte che in questi mesi hanno lavorato a titolo gratuito per la realizzazione di parte del lavoro precedentemente descritto. Un impegno portato avanti, con slancio e passione, praticamente senza avere risorse economiche a disposizione. Le attività fin qui svolte sono state completamente sostenute attraverso l’autofinanziamento. Inoltre come precisato poc’anzi i volontari HIRPO durante la tracciatura dei sentieri hanno pulito intere aree dei nostri boschi spesso e volentieri deturpate da persone incivili.
Si ringraziano anche gli enti che finora ci hanno affiancato e sostenuto come il GAL Serinese-Solofrana, il CONI e l’ENDAS. Con quest’ultimi due abbiamo formato, in Campania, i primi operatori del settore, proprio qui a Serino, attraverso il “corso base di operatore escursionistico di primo livello”. Infatti a breve terremo la cerimonia di consegna degli attestati presso la Casa Comunale. Sarà l’occasione per dare il via al corso successivo.
Tanto è il lavoro che ci attende ed è per questo che c’è bisogno dell’aiuto e del contributo di tutti, nel rispetto dei ruoli. Pertanto il sottoscritto auspica che tentativi di boicottaggio, per fini meramente politici e dettati da rancore personale, come registrato in quest’occasione, non si ripetano in futuro, al fine di non danneggiare e/o rallentare quella che a nostro avviso rappresenta una concreta e lungimirante opportunità di sviluppo per il nostro territorio.
Chiedo pertanto alle colleghe Consigliere di opposizione Maria De Feo e Palmira Petretta, che nella passata seduta consiliare hanno condiviso a detta del consigliere De Luca tale interrogazione, se si ritengono soddisfatte delle risposte date e delle finalità del progetto.
La vostra risposta si rende necessaria, proprio all’insegna della trasparenza tanto invocata, al fine d’informare i nostri concittadini su coloro che, come ho detto prima nel rispetto dei ruoli, lavorano per Serino e chi invece ha come unico obbiettivo quello di colpire dei singoli a discapito dell’intera comunità.
Serino, 05/09/2017
Marcello Rocco
Assessore al Turismo,
Politiche Giovanili,
Politiche Europee e PSR
Comune di Serino
ALLEGATO 1 – Integrazione delibera di G.M.N. 14 del 31/01ì/2017 ad mappatura sentieri naturalistici
Allegato 2 – VIDEO servizio RAI andato in onda, sabato 15 Luglio, alle ore 14.00, sull’emittente televisiva Rai 3 in occasione del Tg Itinerante
ALLEGATO 3 – Determinazione numero 225 del 20/10/2016. Oggetto: Interventi sui sentieri naturalistici presenti nei boschi comunali – Tracciatura e messa in sicurezza – Fornitura di materiale necessario – Impegno spese
ALLEGATO 4 – Determinazione numero 29 del 02/02/2017. Oggetto: Mappatura di sentieri naturalistici presenti nei boschi comunali al fine di promuovere attività di trekking e mountain bike – Fornitura materiale di consumo ed attrezzature . Impegno spesa
ALLEGATO 5 – Determinazione numero 289 del 29/07/2017. Oggetto: Sviluppo turistico sostenibile del Comune di Serino, mediante mappatura di percorsi trekking escursionistici, itinerari mountain bike, nordic walking, baby trekking ed arrampicata – APPROVAZIONE SCHEMA DI CONVENZIONE
ALLEGATO 6 – CONVENZIONE con Associazione Sportiva, Culturale e Turistica “NOVA HIRPO”
ALLEGATO 7 – VERBALE DI CONSEGNA del materiale e attrezzature richiesta
ALLEGATO 8 – CURRICULUM VITAE DINO DE RENZI responsabile provinciale escursionismo ed alpinismo con incarico di tecnico nazionale per l’ENDAS-CONI
A conclusione della relazione il consigliere De Luca si è detto assolutamente insoddisfatto della risposta all’interrogazione. Le consigliere di opposizione Maria De Feo e Palmira Petretta invece, dopo aver chiesto a De Luca se potevano prendere la parola o se comunque era il caso che dicessero qualcosa, hanno taciuto non rispondendo all’interrogativo che gli era stato posto.
La notizia su “IL QUOTIDIANO DEL SUD” del 10 Settembre 2017