Questo grave ennesimo episodio avvenuto in Puglia ad opera di una presunta omicida, di 23 anni, immigrata in regola con il permesso di soggiorno ospite in una struttura del serinese, a mio avviso, mette in discussione, ancora una volta, il sistema precario di accoglienza gestito dallo Stato attraverso le Prefetture.
Spesso e volentieri le cooperative che gestiscono le strutture oltre a non offrire i servizi base (istruzione, cibo che non sia scarto, riscaldamento, attività finalizzate all’integrazione, ecc) per le quali sono lautamente pagate dall’Unione Europea non hanno nemmeno il controllo su chi soggiorna nei complessi.
Un business di miliardi di euro che permette, in tanti casi, a persone senza scrupoli di arricchirsi sfruttando la disperazione e la sofferenza di esseri umani che scappano da guerre, persecuzioni e povertà assoluta. Tutto questo, troppo spesso, con l’avallo delle autorità competenti che hanno come priorità principale l’avere quanti più centri d’accoglienza possibili aperti a prescindere da come sono tenuti e gestiti.
Ovviamente, come sempre, ogni forma di generalizzazione è sbagliata e assolutamente non condivisibile!
Fatto sta che questo sistema d’accoglienza non funziona, non tende all’integrazione, non permette una reale differenziazione e successiva cernita tra cooperative virtuose ed “associazioni a delinquere” e soprattutto taglia del tutto fuori le Amministrazioni Comunali che sono completamente prive di strumenti normativi e di altra natura per poter dare un contributo utile.
Il 17 Febbraio del 2016 organizzai a tal proposito una manifestazione presso il Comune di Serino dal titolo: “Diritti verso l’Europa, l’integrazione è cultura.”
All’evento presero parte associazioni, forze sociali e sindacati.
A disertare l’incontro fu purtroppo proprio la Prefettura invitata a partecipare direttamente dal nostro Sindaco.
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Concludendo i problemi non vanno ignorati ma affrontati di petto con serietà, onestà e competenza.
Non a caso si deve sempre diffidare da chi propone soluzioni semplici a problemi assai complessi.
Auspico pertanto che il nuovo Governo, che da qui a breve si andrà a costituire, affronterà, di concerto con l’Unione Europea, nel migliore dei modi, con concretezza e senza slogan, un’emergenza umanitaria e sociale che rischia di peggiorare ogni giorno di più! #insiemepossiamo #RestiamoUmani #NoToRacism #serinointheworld
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Serino, 19/03/2018
Reportage della testata on line ottopagine.it: