Due sono le cose che mi hanno maggiormente colpito in occasione di quest’emergenza:
– come è stato facile perdere ogni forma di libertà personale e diritto universale, nell’arco di neanche una settimana, tra gli applausi dei più intenti ad invocare l’esercito e a denunciare il proprio vicino di casa che magari scendeva per sgranchirsi le gambe, 1 minuto, in solitudine, sotto la propria abitazione;
– il fatto che milioni di italiani ed italiane abbiano scoperto solo ora che è necessario lavarsi le mani o igienizzarle ogni volta che si va in bagno, si prende un mezzo pubblico, si toccano oggetti che trasmettono batteri come il denaro o semplicemente quando si hanno interazioni con terze persone.
Sono da sempre convinto, grazie anche ai tanti racconti di mio padre Federico sul terremoto in Irpinia dell’80, che durante catastrofi naturali o grandi emergenze può venire fuori la parte migliore o peggiore delle persone.
Ancora una volta, nella maggioranza dei casi, sta emergendo la parte peggiore.
Onore a chi riesce, anche in momenti difficili come questi, a essere una persona buona, solidale ed altruista. #RestiamoUmani #resilienza