Da oggi sono dottore in Scienze Turistiche. Dedico questo traguardo al mio nipotino italo-svizzero Federico e a tutti i nostri emigranti nel mondo - FOTO & VIDEO

Oggi, con votazione 106/110 (lo preciso per i più curiosi), ho conseguito la laurea in #ScienzeTuristiche presso l’

Università telematica Pegaso.

Il raggiungimento di quest’importante traguardo merita, senza ombra di dubbio, un’espressione di gratitudine nei confronti di chi mi ha accompagnato in questo percorso.

In primis ci tengo a ringraziare Ottaviano De Biase, la cui guida è stata davvero preziosa per la stesura di questa tesi di laurea che ha al centro una figura storica alla quale entrambi siamo particolarmente legati da sempre: #SimonRodia.

Grazie alla professoressa Enrica Leccisi, docente di storia dell’architettura, che attraverso il suo corso è stata per me fonte d’ispirazione.

Uno speciale ringraziamento inoltre al maestro Ettore de Conciliis, autore del “Murale della Pace” del 1965, il quale mi ha fatto l’onore di scrivere la prefazione della mia tesi.

Grazie ai miei genitori, Federico e Rita, i quali non hanno fatto mai mancare la loro vicinanza così come i miei più cari amici, a partire da Rosa la quale c’è sempre stata, anche nei momenti più bui supportandomi e spronandomi ad andare avanti, superando così difficoltà e futili distrazioni.

Grazie anche ai seguenti Enti per aver certificato, attraverso il patrocinio morale alla mia tesi, l’importanza di un appassionato lavoro, a favore di Serino e dell’Irpinia, che dura da anni e che oggi è stato messo nero su bianco:

– Comune di Serino,

– Camera di Commercio di Avellino;

– GAL Serinese-Solofrana;

– CONI Avellino;

– Endas Avellino.

Sento di dedicare la mia laurea in Scienze Turistiche al mio nipotino italo-svizzero Federico Rocco junior, che oggi compie 5 anni, e ai miei nonni paterni Antonio e Angela i quali mi hanno trasmesso l’amore per la mia terra, Serino e l’Irpinia, e che, nonostante il passare degli anni, sento sempre vicini al mio cuore e alla mia anima.

Un pensiero fraterno va inoltre a tutte le donne e gli uomini che, loro malgrado, sono stati costretti ad emigrare in tutti gli angoli del Paese e del mondo, con l’aspirazione di costruire un futuro migliore, ma che nel proprio cuore hanno conservato indelebile il ricordo di casa propria. Spero che la storia di Sabatino Rodia sia fonte d’ispirazione per loro così come lo è stata per me