Chi mi conosce sa che sono una persona positiva e che quindi cerco di trasmettere, in primis nella vita reale e di riflesso sui social network, messaggi che siano in linea con il mio carattere.
Ritengo inutile diffondere, continuamente, messaggi negativi e/o di odio per questo provo a concentrarmi su altro.
Di fronte ad un fatto così grave però non ci si può girare dall’altra parte e far finta di niente.
Una bambina disabile che ha subito violenze da chi doveva difenderla e prendersi cura di lei.
Tutto questo è successo nella nostra Serino tra l’indifferenza dei più.
Quando qualche settimane fa un ragazzo di colore, chiaramente con problemi, si è denudato nel nostro Comune stava succedendo la rivoluzione. Centinaia i post di indignazione sui social network.
Ora che dopo 5 lunghissimi anni è arrivata la condanna per questo aguzzino a nessuno, se non a pochissimi, sembra interessare questa storia straziante forse perché gli atti abominevoli non sono stati commessi da uno “sporco negro” (perché è così che li considerano quelli che si nascondono dietro la frase “non sono razzista ma…”) ma da un italiano dalla pelle chiara.
Controcorrente continuo ad affermare che come prevede la Costituzione Italiana dovremmo essere considerati, nel bene e nel male, tutti uguali a prescindere da sesso, razza, religione, provenienza geografica e orientamento politico.
Sabato 24 Novembre terremo, a Serino, l’ennesima importante iniziativa contro la violenza sulle donne. Mi raccomando, ignoratela come avete fatto con le precedenti!
Serino, 04/10/2018
REPORTAGE A CURA DEL GIORNALISTA ANDREA FANTUCCHIO PER LA TESTATA ON LINE OTTOPAGINE.IT: