È circa l’una di notte e sono da poco tornato a casa dopo una serata trascorsa al cinema.
Al Movieplex di Mercogliano eravamo talmente pochi, a prescindere dalle ordinanze regionali ed i DPCM nazionali, che i dipendenti presenti erano più degli spettatori.
Intorno alla mezzanotte, finito il film, è uscita l’ultima ordinanza spot di De Luca (avallata dal Governo nazionale e dal Ministero dell’Interno) dove, tra le altre cose, viene istituito il coprifuoco, dalle ore 23.00 alle 5.00, ed il divieto di spostarsi tra una provincia campana e l’altra (mentre rimane, paradossalmente, possibile sposarsi verso qualsiasi altra regione italiana o località estera senza alcuna restrizione di sorta).
In questi mesi sono stato molto critico con Vincenzo De Luca e le sue scelte perché spesso e volentieri le ho ritenute finalizzate, esclusivamente, a racimolare voti più che per affrontare, seriamente e concretamente, l’emergenza medico-sanitaria legata al coronavirus.
Questa volta invece sono concorde con lui su tutta la linea!
Se coloro che lo hanno votato e sostenuto non cominceranno a subire sulla propria pelle e quella dei propri affetti le conseguenze delle sue scelte allora continuerà a non cambiare niente.
Quando invece tra qualche tempo, purtroppo, cominceranno a chiudere le attività e a perdere il posto di lavoro buona parte di coloro che fino a ieri sbattevano le mani ad ogni sua battuta e “sceriffata” su fb allora vedremo cosa succederà.
Qualcuno (con la pancia piena) mi risponderà:
“La salute viene prima dell’economia “. Giustissimo! Però ritengo che si possa morire anche di fame e di collera e l’aumento dei suicidi, negli ultimi mesi, per via dei problemi economici, di una parte sempre più ampia della popolazione, ne è una chiara dimostrazione.
Pertanto serve una “terapia d’urto” che De Luca, con quest’ultima ordinanza, ha di fatto attuato.
Ora ai morti e ai malati causati da questa tremenda pandemia dovremo aggiungere anche quelli causati da scelte scellerate che niente hanno a che vedere con la lotta al covid-19!
Del resto, ancora una volta, si è voluto far passare il principio secondo cui il virus si diffonde solo la notte mentre il giorno e come se non esistesse, che il problema di questo Paese sono (ancora una volta) i giovani ed i loro comportamenti e non ad esempio i mezzi pubblici, vergognosamente, sovraffollati o la mancanza di controlli nelle fabbriche e su tanti luoghi di lavoro.
Davanti a tutto questo abbiamo, quindi, bisogno di uno “shock collettivo” che con le ultime misure non penso tarderà ad arrivare.
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